Da- A. Una collezione effimera.
Da- A. Una collezione effimera.
Da-A. Una Collezione effimera
Domenica 17 aprile 2016. Dalle 10.00 alle 20.00, Incipit, Vicenza
Concept e curatela: Daniele Monarca
con Manuel Baldini, Petra Cason, Franco Chiani, Saul Costa, Mirko Cremasco, Anselmo De Filippis, Agostino Gallio, Andrea Garzotto, Bruno Lucca, Enrico Mitrovich, Giovanni Morbin, Paolo Pasetto, Sira Rodella, Jennifer rosa, Andrea Rosset, Valentina Rosset, Roberta Rossetto, Giuseppe Santonocito, Stefano Strazzabosco, Giovanni Turria e Barbara Uderzo.
Fotografie: Annamaria Macripò, Andrea Garzotto, Bruno Lucca
Outro | Giuseppe Santonocito: contributor della mostra con la propria collezione di quaderni di note, appunti e citazioni
Una collezione effimera è una mostra concepita e curata dall’artista Daniele Monarca e che, essendo per l’appunto effimera, come l’insetto omonimo è destinata a vivere un solo giorno, dalle 10 alle 20 di domenica 17 aprile.
“Per capire di cosa si tratta qu bisogna procedere con un po’ di ordine. Incipit – situato nel complesso dell’ex-opificio Cotorossi di Debba – è l’atelier di quattro artisti, Bruno Lucca, Andrea Garzotto, Valentina Rosset e Daniele Monarca. Quest’ultimo, per un giorno, ha deciso di dismettere i panni dell’artista e di indossare quelli del collezionista organizzando una mostra nel luogo in cui normalmente lavora. Si tratta di una collettiva alla quale sono state chiamate a partecipare persone che in modi e tempi diversi hanno incrociato la vita di questo estemporaneo collezionista. Sono artisti o fotografi (persone cioè che hanno a che fare con le immagini), o filosofi, critici e poeti (che hanno a che fare con le parole), o designer (che hanno a che fare con gli oggetti). A tutti è stato chiesto di mostrare per un giorno non un’opera finita, ma di esporre invece qualcosa che ha a che fare con il processo creativo. Ecco allora che quel “Da-A.” del titolo definisce proprio l’intervallo nel quale sono da collocare gli oggetti che compongono questa strana collezione. Da-A suggerisce un transito, un percorso che porta Da un punto A un altro, Da un’idea A un’altra, Da una persona A un’altra, cioè quell’andirivieni che costituisce il cuore di ogni processo creativo e che, in fondo, ne definisce la fenomenologia. Ogni persona coinvolta in questa mostra-lampo ha portato alla luce qualcosa della propria creatività che normalmente rimane in ombra, e forse resta inesplorata; elementi che sono la parte carsica dei pensieri, o che ne costituiscono la controparte, particolari che funzionano come un metronomo o un’esca; come un detonatore o una memoria.”
(dal comunicato stampa di Daniele Monarca)